Progetto a cura della prof.ssa Novella Bellucci
(Università degli Studi di Roma 'La Sapienza')
La Forza
della Poesia. Giacomo Leopardi
Seconda settimana di maggio
Scuderie Villa Aldobrandini, Frascati
Anche in una situazione di crisi economica come
quella che stiamo attraversando, particolarmente
pesante per i comuni penalizzati dalla finanziaria,
è possibile organizzare eventi culturalmente
significativi (e quanto mai necessari), facendo
ricorso a forme innovative di collaborazioni e
contributi. Si pensa a forme di volontariato,
pratica cui deve riconoscersi un ruolo e una
importanza sempre più rilevanti nelle società
attuali, nella convinzione che quanto si offre, in
termini di tempo, di risorse, di disponibilità, è
ampiamente compensato da quanto si riceve, in
termini di arricchimento umano e intellettuale, di
esperienza, di scambio. La manifestazione, dedicata
a Giacomo Leopardi, potrà fornire l’occasione per
una riflessione ampia sulla vasta gamma delle forme
di contributi volontari, e sulla positività di una
socializzazione diffusa delle risorse, siano esse
materiali o culturali, di intelligenza, di
sensibilità, di disponibilità. Una comunità
relativamente piccola, come quella di una città
delle dimensioni di Frascati, deve essere
incoraggiata a riconoscersi nel fare bene per la
comunità stessa oltre che per gli individui che la
costituiscono.
Siamo ormai giunti alla crisi di un modello sociale
che, nonostante sia ancora il più visibile e il più
pubblicizzato, mostra irreversibilmente la sua
debolezza. Sono in moltissimi a non riconoscervisi
più, a desiderare una vita fondata su valori etici
(ed estetici), sul senso della condivisione, su
spinte ideali e solidali piuttosto che sul consumo,
sull’accumulo, sulla esibizione, sulle forme più
chiassose e insopportabili dell’apparenza e del
possesso.
Dall’arte, dalla letteratura, dalla poesia, dalla
musica, dalla riflessione filosofica, dalla ricerca
scientifica devono venire sostegni a questa
inversione, necessaria alla sopravvivenza stessa
delle caratteristiche essenziali della cultura
umana. Forse non è più il tempo di sperare in
rivolgimenti radicali (che tuttavia potrebbero
imporsi di necessità), in palingenesi definitive;
ma praticare la possibilità di cambiamenti anche di
esigue proporzioni, nelle vite individuali e nelle
piccole comunità, cercando poi momenti di confronto
e di messa in comune, questo è possibile. Ispirati
da siffatta convinzione, intendiamo costruire nella
nostra comunità cittadina l’omaggio alla poesia,
nella figura di uno dei più grandi poeti di ogni
tempo, Giacomo Leopardi, che seppe precocemente
riconoscere i mali insiti in una visione del mondo
fondata sulla superficiale fiducia nelle moderne
mitologie scientifiche e su una falsa visione di
infinito progresso, indifferente ai valori umani più
autentici, ai valori della magnanimità e della
solidarietà.
Dunque, la nostra è una proposta di politica
culturale in senso ampio. E si fonda sulla fiducia
che sarà una gran parte della città a favorire la
sua riuscita. Prima di tutto abbiamo chiesto ad
alcune famiglie la disponibilità a ospitare gli
studiosi invitati, contribuendo così al risparmio
delle spese di accoglienza e ricevendo in cambio il
piacere di incontri ricchi sia sul piano umano che
intellettuale. Una pratica simile si adotta in un
bellissimo paese romagnolo, Bertinoro, che
dell’ospitalità ha fatto la sua marca identitaria.
La stessa disponibilità si chiede ad alcuni bar o
punti di ritrovo dove i nostri ospiti potranno
incontrare studenti, insegnanti e cittadini che
vorranno porre quesiti o soltanto discutere e
scambiare idee: l’ora dell’aperitivo o del caffè,
all’insegna della poesia, del dibattito,
dell’incontro. Anche i momenti conviviali, così
necessari alla buona riuscita di ogni lavoro comune,
in parte avranno luogo , con apporti alimentari
volontari, sul modello di pratiche miranti
soprattutto alla condivisione e alla comunicazione,
nelle “fraschette”, i tipici locali, dove si portano
i cibi propri e si consuma il famoso vino di
Frascati.
L’aspetto pubblicitario è assegnato alle scuole che
hanno aderito all’iniziativa e, in primo luogo,
all’Istituto professionale Maffeo Pantaleoni, già
illustratosi per iniziative simili: gli studenti
dell’indirizzo grafico, si occupano della creazione
del Logo e di altri elementi “decorativi”. A questa
e ad altre scuole è demandato il compito di
selezionare le parole del poeta (con scelte dallo
Zibaldone, dai Pensieri, dall’Epistolario)
con le quali “rivestire” letteralmente la città
(striscioni, manifesti, locandine).
Con
l’iniziativa si vuole sottolineare in primo luogo il
ruolo della scuola, di ogni ordine e grado, dalla
elementare alla Università. In un momento come
questo in cui la scuola pubblica ha subito attacchi
inauditi da parte di chi istituzionalmente dovrebbe
difenderla, noi ne riaffermiamo la centralità nella
struttura civile e morale del paese, volendo
riagganciarci alla eredità lasciataci da alcuni
grandi intellettuali democratici, che oggi ci piace,
senza timore di scivolare nella retorica,
considerare tra i nostri Padri fondatori (tra le
prime teniamo a mente le parole di Piero
Calamandrei). La scuola nei suoi operatori
essenziali, gli studenti e i professori,
rappresenta, anche oggi, e nonostante le tante
difficoltà sociali, culturali, economiche, una delle
forze più vitali e più necessarie del nostro paese.
Si
potrebbe chiedere perché Giacomo Leopardi. E si può
rispondere in prima istanza che scegliere Leopardi
per riflettere sulla forza della poesia non ha
bisogno di spiegazioni. Non è necessario che possa
esservi stato qualche preciso rapporto con Frascati
da parte di Leopardi, che nominò la città nella sua
opera soltanto una volta, citando una donna
illustre, certa “Fiorini di Frascati”( di cui non si
sa nulla e che potrebbe essere oggetto di una
ricerca archivistica). Inoltre, questo si pone come
un primo appuntamento da ripetere negli anni
successivi; ad esempio, con un incontro su Dante e
poi su Omero e poi su Dickinson, e poi ancora e
ancora. Ma c’è anche il motivo che Novella Bellucci,
proponente (solo iniziale) del progetto è una
studiosa che ha dedicato la gran parte della sua
attività didattica e di ricerca al poeta di Recanati
e che vive da molti anni a Frascati dove ha
insegnato e promosso in varie occasioni la
diffusione dell’opera e del pensiero di Leopardi,
sostenuta da colui che è stato assessore alla
cultura e ora è sindaco della nostra città e aiutata
da alcune figure particolarmente rappresentative
della cultura locale (in primo luogo da Pisana
Grossi, sodale di molte iniziative che hanno
interessato l’Istituto presso il quale ella da anni
insegna, per l’appunto il Maffeo Pantaleoni).
L’iniziativa va incontro alla politica di
collaborazione del Comune con le Università romane;
in questo caso con la prima Università La Sapienza e
con la seconda Università, di Tor Vergata. Nel
presentare il programma, va inoltre sottolineato che
Frascati appare luogo privilegiato per iniziative
come quella qui proposta, dal momento che in questa
città si è sviluppato il senso di una cultura
partecipata che vede protagonisti studenti,
insegnanti e cittadini in manifestazioni che si
svolgono durante l’intero arco dell’anno tra cui
ricordiamo qui le principali: l’Editoria per
l’Infanzia (marzo/aprile), Frascati scienza
(settembre); Frascati/Poesia (ottobre/novembre).
Il
progetto prevede alcuni giorni di immersione nella
parola di Giacomo Leopardi, con letture decentrate e
anche improvvisate di poesia e prosa, con momenti
più strettamente scientifici e altri di
divulgazione. La finalità è quella di realizzare un
coinvolgimento il più ampio possibile della
cittadinanza, di favorirne l’incontro con la parola
di questo grande poeta.
Il
primo giorno, 9 maggio, si prevede, nella mattinata,
l’apertura della iniziativa con una lezione
introduttiva da affidare al Maestro indiscusso degli
attuali studi leopardiani, Luigi Blasucci, già
attivo a Frascati con seminari privati a beneficio
di un gruppo di dottorandi seguiti dalla proponente
del progetto
A
seguire, nella tarda mattinata e nel pomeriggio, una
sessione di lavori affidata a giovani studiosi già
affermati nella leopardistica per le loro
pubblicazioni: diamo la parola a dottori di ricerca,
ricercatori non strutturati; insomma a quanti
appartengono al numeroso gruppo dei giovani talenti,
il cui destino scientifico, nel nostro paese, è
quanto mai incerto e comunque difficile (tematica
questa la quale ha assunto un valore strategico
nelle politiche portate avanti dal Presidente della
Provincia Nicola Zigaretti). Ci si chiederà se la
nuova generazione di studiosi apra nuove prospettive
di studio sul poeta. Il tema degli interventi si
ispirerà a una ricerca in atto ispirata alla
compilazione di un nuovo strumento critico, un
Lessico leopardiano (ogni studioso proporrà un
lemma significativo del sistema di pensiero del
recanatese). Al termine degli interventi si terrà
una tavola rotonda con i leopardisti “classici”
(Lucio Felici, Antonio Prete, Gilberto Lonardi,
Franco D’Intino, Alberto Folin, Margaret Brose,
Joanna Ugniewska, Patrizia Landi,Giorgio Stabile).
La giornata offre l’occasione per un incontro
generazionale nell’ottica di una osmosi feconda di
esperienze e di progetti.
Il
giorno successivo sarà dedicato a Leopardi e la
scuola: come si insegna, come si impara (e cosa
si può apprendere da Leopardi). Ci si interrogherà
sul rapporto dei giovani con la poesia e il pensiero
leopardiano. Tale sezione viene organizzata dalle
scuole partecipanti, nell’auspicabile creazione di
una rete il più ampia possibile di istituti
scolastici che possono prevedere anche la
partecipazione di qualche classe di istituti romani.
Hanno aderito gli istituti delle scuole medie e
anche delle elementari (Villa Sciarra), il Liceo
classico “Marco Tullio Cicerone”, l’Istituto tecnico
“ Michelangelo Buonarroti”, l’Istituto “ Enrico
Fermi” ( istituti che hanno già partecipato alle
iniziative del Progetto ABC della Provincia di Roma,
partner fondamentale di questa iniziativa). In tale
sinergia con la Provincia viene organizzata la
giornata conclusiva a Roma presso palazzo Valentini,
in una sorta di Decentramento alla rovescia.
Il
terzo giorno prevede, tra le altre iniziative meglio
indicate nel programma, un incontro dedicato a “ I
Poeti (che) parlano del Poeta”, intendendo invitare
i vincitori delle ultime annate del Premio Nazionale
Poesia “Frascati” (Magrelli, Bré, De Signoribus,
Zeichen, Viviani, Alleva, Pecora. Coordina Giulio
Ferroni, ospite Biancamaria Frabotta), per
sottolineare la continuità con il lavoro svolto
entro la comunità tuscolana già da anni e per
valorizzare l’interesse alla poesia (nato nella
nostra cittadina nel 1959 anche grazie all’opera,
che è sempre bello ricordare di Antonio Seccareccia)
in tempi non sospetti, quando, cioè, i premi non
erano ancora divenuti potenziali vetrine
commerciali gestite dalle case editrici.
Il
quarto giorno sarà dedicato alla presentazione e
alla discussione dei libri recenti usciti sul poeta
(con particolare attenzione allo Zibaldone
Zanichelli in CD-ROM, curato da Fiorenza Ceragioli e
Monica Ballerini, utile per la fruizione scolastica)
e alla informazione sulle grandi opere di traduzione
(a partire dalla traduzione in inglese dello
Zibaldone, a cura dell’équipe diretta da D’Intino e
Caesar).
In
contemporanea con la nostra iniziativa, al Teatro
Argentina le Operette saranno rappresentate
con la regia di Mario Martone che parteciperà a un
incontro pubblico. Un’attenzione particolare sarà
riservata alla presentazione di lavori sulla vita
del poeta (verrà presentato il Dvd elaborato per Rai
Education da Luigi Boneschi), tra cui il testo
prodotto da Martina Piperno, studentessa
specializzanda presso l’Università La Sapienza. La
vita di Leopardi offre molti spunti di riflessione,
interessanti soprattutto per i giovani (il rapporto
con la famiglia, il rapporto con il paese d’origine,
la malattia, le amicizie, l’amore, la vita
materiale) e la sua biografia è un territorio ricco
di potenzialità didattiche, feconde, tra l’altro per
favorire un fruttuoso avvicinamento allo sterminato
mondo della sua poesia e del suo pensiero.
Un
ulteriore tema sarà quello dedicato al cinema. Il
secondo film-documentario di Ermanno Olmi è stato
dedicato alla trasposizione filmica del Dialogo
di un venditore d’almanacchi e di un passeggere.
E’ questo solo un esempio della folta presenza della
parola leopardiana nel nostro cinema.
Partners della iniziativa sono: Comune di Frascati,
Provincia di Roma, Teatro stabile di Roma , CNSL
(Centro Nazionale Studi Leopardiani), Università
Roma La Sapienza, Università Tor Vergata, ADi
scuola, Associazione Frascati Poesia. |