Delitto alle Idi di Marzo. Il Senato si tinge di rosso. Sospettato il figlio adottivo
ASSASSINATO GIULIO CESARE
Lo shock di Svetonio: "È stata una pugnalata alle spalle"


di Ottavio Tuscolo
 
Ai piedi della statua di Pompeo, che tante volte lo aveva visto celebrare i suoi discorsi, ora è rimasta solo un'enorme chiazza scarlatta, ora proprio qui ventitré coltellate hanno spezzato il sogno di un conquistatore indomabile. Uno, forse due sicari hanno attorniato il seggio di Cesare, l'imperatore tanto amato e tanto odiato, l'uomo descritto da tutti come un nobile sognatore che non esitava a schierarsi contro ogni forma di congiura. Lo hanno accoltellato con inaudita ferocia. E adesso l'intero Impero è sotto shock. "Era un uomo attestato sul terreno della legalità. Può essersi messo di traverso nei confronti di qualcuno. Andava avanti senza accettare compromessi, né raccomandazioni, ma di certo aveva molti nemici". Un'altra certezza è che la sua morte è stata preceduta da un incredibile numero di presagi: da più parti si sono visti bruciare fuochi celesti, uccelli solitari sono giunti nel foro, e si sono uditi strani rumori notturni. I cavalli che lo stesso Cesare aveva fatto liberare al momento del passaggio del Rubicone hanno cominciato a piangere a dirotto e la moglie Calpurnia, donna del tutto priva di superstizioni religiose, ieri notte giura di essere rimasta sconvolta da sogni in cui la casa le crollava addosso, e lei stessa teneva tra le braccia il marito ucciso.
                                                                                                                                           (continua a pag. 5)

 

L'INDAGINE
di Pompeo Tullio
 
CON I LEGIONARI A CACCIA DI RIBELLI IN TERRE GALLICHE
Grazie al grande successo militare della Repubblica e, in seguito, dell'Impero, la legione  è stata a lungo considerata un modello da seguire in efficienza militare e potenzialità tattica. Il nostro esercito non si smentisce neanche in questa ultima missione. Da mesi, numerosi manipoli di guerrieri setacciano giornalmente le montagne più alte della Gallia per scovare le ultime trippe di rivoltosi che hanno deciso di non giurare fedeltà all'impero. Come cani dal fiuto raffinato, i nostri centurioni hanno già fatto evacuare centinaia di ettari e catturato numerosi ribelli.
                                                                                                                                          (continua a pag. 15)