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Ambigua Tamara

di Giulia Grassi

 
 

Immagine pubblicitaria per Clips, marchio italiano di prêt-à-porter (1998?).

Tipica foto di moda, esclusivamente affidata all'immagine e con la sola presenza del marchio (in proposito, Codeluppi, 2002, pp.106 sgg. e Meledandri, 2008, pp. 198/201).
La giovane modella fasciata in un abito molto scollato, e seduta sinuosamente, richiama le donne sofisticate e ammaliatrici dipinte negli anni Venti e Trenta del XX secolo da Tamara de Lempicka (1898-1980), spregiudicata e ambiziosa interprete dell'Art Déco.
 

Ritratti di Madame
Boucard (1931)
e di Madame
Bott (1930)
 

        

 
La pittrice di origine polacca, che ha fatto impazzire l'Europa e l'America negli 'anni folli' tra le due Guerre, è ancora oggi una vera "icona, presente ogni qual volta si vuole evocare stravaganza, eleganza, trasgressione, individualismo, lusso e bellezza, regina indiscussa del mondo della moda che a lei ancora si ispira, del cinema e della pubblicità" (Gioia Mori). A titolo di esempio, ricordiamo un servizio di moda apparso nel 2008 sulla rivista spagnola AR, con modelle fotografate clonando quadri della Lempicka (immagini variamente reperibili on-line):
 


A proposito di pubblicità, molto nota è la campagna del 1994 della maison francese di alta gioielleria Van Cleef & Arpels (Agenzia Publicis Conseil. Vedi L'Art dans la Pub, 2000, p. 41 e fig.25 e
A. Moutinho, 2003).
 


 

 

Ma alle sue figure femminili, libere trasgressive e sofisticate, fanno riferimento anche altre pubblicità.
 
Per 'Jicky' di Guerlain (1994) il richiamo è al celebre Autoritratto nella Bugatti verde, pubblicato come copertina della rivista 'Die Dame' nel dicembre del 1932 (la modella è Lucie de la Falaise).
 
Il profumo di Myrurgia (Spagna, 2004) è pubblicizzato con due fanciulle esplicitamente 'alla Tamara de Lempicka' (ancora il ritratto di Madame Bott), degna celebrazione della femminilità: l'headline recita infatti 'Eternamente donna' (per un'altra versione della stessa, click).
C'è inoltre una sottile allusione ai suoi quadri con coppie di donne - Le due amiche, 1923; Ragazze, 1927; Il turbante verde, 1930 -, permeati di erotici sottintesi lesbici (la stessa pittrice, del resto, non faceva mistero della sua bisessualità).
 

 
 

 

Non possiamo che chiudere con il celeberrimo spot per Campari Red Passion (1997), con la regia di Singh Tarsem e la canzone Taita Inty (Virgin of the Sun God) di Yma Sumac.
Uno spot manifestamente lesbo.

I quadri di Tamara sono spesso utilizzati come arredo di lusso: in un ambiente suggeriscono un'atmosfera esclusiva, raffinata, e l'indubbio buon gusto di chi al suo interno vive.
È il caso, ad esempio, della pubblicità dell'azienda italiana Scrigno, produttrice di controtelai e sistemi per porte e finestre scorrevoli a scomparsa (1998).

Già l'headline è esplicito: Scrigno. L'arte esclusiva dell'originalità.
Immediatamente al disotto una immagine, di ridotte dimensioni rispetto allo spazio dedicato al testo (nelle sue varie articolazioni). Una porta a scomparsa mette in comunicazione due ambienti, completamente spogli se non per due quadri della Lempicka: nel primo c'è di nuovo l'Autoritratto nella Bugatti verde, nel secondo si intravede Calla-Lilies del 1941.
Anche nella lunga bodycopy ritornano i concetti di esclusività, prestigio, originalità di cui, evidentemente, i quadri sono espressione. I prodotti dell'azienda in questione partecipano, perciò, della medesima atmosfera.
 
 
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Agli inizi dell'anno l'artista Francesco Vezzoli ha proposto alla Galleria Ganosian di Roma il progetto GREED, A New Fragrance by Francesco Vezzoli (febbraio - marzo 09).
Si tratta di un lavoro nel quale l'artista replica le strategie e l'estetica del lancio di un nuovo profumo. Ispirato a Belle Haleine: Eau de Voilette, il ready-made creato da Marcel Duchamp nel 1921 utilizzando una bottiglia di profumo con un'etichetta modificata, Greed riprende la stessa bottiglia sostituendo il ritratto di Marcel Duchamp come Rose Selavy, realizzato da Man Ray, con il suo firmato dal fotografo di moda Francesco Scavullo.
La mostra comprende uno spot pubblicitario diretto dal noto regista Roman Polanski in cui Michelle Williams e Natalie Portman lottano per il possesso di una bottiglia di
Greed, ed una straordinaria e surreale galleria di ritratti ricamati in cui alcune tra le donne più famose della storia dell'arte si prestano come testimonial del profumo (click).
Tra di loro c'è Tamara de Lempicka.

 

fonti: settimanale 'Grazia' (omaggio di una studentessa di tanti anni fa)  /  Images de Parfums  / settimanale L'Espresso

(ottobre-dicembre 2009)

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