La Germania nazista e il culto (delirante) della
razza
Compito dell'arte e degli artisti non è
soltanto di unire: compito loro è di modellare,
plasmare, eliminare il marcio e spianare la via
al sano. Quale uomo politico tedesco non posso
quindi accettare una sola distinzione, come Ella
desidera: quella tra l'arte buona e l'arte
cattiva. L'arte non deve soltanto essere buona,
dev'essere anche legata al popolo; per meglio
dire, soltanto un'arte che crei attingendo
pienamente alla nazione può in definitiva essere
buona e significare qualcosa per il popolo, per
il quale è stata creata.[...] L'arte in senso
assoluto, così come la concepisce il
democraticismo liberale, non deve esistere. Il
tentativo di servire una simile causa servirebbe
alla fine il risultato di spezzare ogni intimo
legame tra il popolo e l'arte: lo stesso artista
si isolerebbe e si estranierebbe dalle forze
creatrici, nella sterile campana di vetro dell'art-pour-l'art.
L'arte deve essere buona; ma deve anche essere
cosciente delle sue responsabilità, coerente,
vicina al popolo e pugnace. (Joseph Paul
Goebbels, lettera a Wilhelm Furtwängler, "Lokal
Anzeiger", 11 aprile 1933)
- F. CARDINI, Riti e miti del gigantismo
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M. DE LUCA, L'estetica nazista,
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Monaco 1937: Entartete Kunst
e Grosse Deutsche
Kunstausstellung
Paul Schultze-Naumburg, Kunst
und Rasse (Arte e razza),
1928
La fila dei visitatori della
mostra sull'arte degenerata
Poster della mostra sulla grande
arte tedesca
Guida della mostra sull'arte
degenerata
visitatori della mostra
sull'arte degenerata
Arno Breker, Prometheus, 1934
Adolf Wissel, Famiglia di
contadini, 1939
Adolf Ziegler, I quattro elementi,
1937
Video su YouTube
-
L'arte degenerata nel Terzo Reich
[Pillole di Storia] (19:49) (click)
-
Degenerate art exhibition, Munich 1937.
Rare footage (4:00).
Scenes from the
exhibition held in Munich from 19 July
to 30 November 1937 (click)
-
I predatori dell'arte perduta -
Monuments Men (44:13) SkyArte (click).
Le Olimpiadi di Berlino del 1936
Albert Janesh, Sport acquatici,
1936
L'U.R.S.S. e il realismo socialista
Nella sua attività l'artista deve
esprimere i processi rivoluzionari,
gli sforzi e le vittorie, in modo
veritiero, rivoluzionario,
realistico [...] La disamina
veritiera della nostra realtà, il
suo fedele riflettersi nella
creazione artistica costituiscono la
strada migliore per creare le opere
d'arte richieste dai costruttori del
socialismo e da coloro che
combattono per il trionfo della
rivoluzione socialista in tutto il
mondo. (Vissarion Belinskij,
All'opera, "Literaturnaja Gazeta",
29 maggio 1932)
- M. DI CAPUA, Arte & dittatura
in URSS, «Ars», III/3 (marzo
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Brodsky,
L'esecuzione dei ventisei commissari
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I mosaici nella metro di Mosca:
fermate
Mayakovskaya (1938)
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L'architettura in Italia, tra
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