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Il passato del futuro
di Giulia Grassi |
Sulla pubblicità delle automobili esistono numerosi
studi: è un campo specifico, e molto articolato, della
comunicazione commerciale in tutte le sue espressioni
(stampa, cine/TV, internet, affissioni, ambient
marketing ecc).
"La pubblicità dell'automobile presenta alcuni tratti
ricorrenti. In essa, l'auto è generalmente un operatore
di trasformazione (fa delle cose con o al posto del
soggetto), oppure un operatore passionale (provoca o
trasforma affetti soggettivi), oppure ancora un
operatore spazio-temporale (disegna o ridisegna luoghi e
cronologie). Spesso è le tre cose insieme: fa,
appassiona e progetta spazi-tempi" (Marrone,
2007, p. 7). Nella pubblicità l'auto viene
presentata "come sinonimo di comfort e sicurezza,
qualità e affidabilità, velocità e alte prestazioni,
stile ed eleganza ma anche come risposta a richieste identitarie e affettive, offerta di scambio sentimentale
e di umana solidarietà surrogata, investimento
'lussuoso' di spazio e di tempo" e, nella lingua
pubblicitaria, fondamentali sono "la ricerca di tensione
ritmica e stilistica, con il sobrio sfruttamento della
retorica 'sintattica' (riguardante cioè la disposizione
delle parole nel contesto verbale di riferimento, la
loro ripetizione in sedi fisse ecc.) e una sostanziale
scelta di campo a favore dell'informazione tecnica -
com'è ovvio per un genere che richiede un notevole
impegno economico in termini di acquisto" (Arcangeli,
2008, pp. 110-112).
Anche nelle campagne pubblicitarie di questo settore si
fa uso, secondo varie modalità, della citazione di opere
d'arte. Qui se ne propongono tre, perché giocano sui
medesimi elementi: il "classico" come testimonial, un headline in stretta relazione con esso.
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Parte di una campagna pubblicitaria per la
Audi A8
(1998).
Come in un museo, sono affiancate tre opere scultoree
(tra cui un
ritratto dell'imperatore Augusto) e la Audi A8,
ognuna identificata da luogo di provenienza,
datazione e tipo di materiale usato.
Dal punto di vista generale c'è una
disposizione
chiastica degli elementi: testo e immagini sono in
relazione incrociata (X) e concettualmente
integrati. Lungo una delle diagonali sono poste in alto le tre sculture,
in un'unica foto in bianco e nero, e in basso l'Audi,
fotografata a colori; lungo la diagonale opposta, in
alto le
scritte esplicative e in basso il body-copy, concluso dalla frase 'Ma c'è qualcos'altro
in una Audi A8. Ha a che fare con l'ingegno, il
genio dell'uomo'.
L'auto pubblicizzata ha le caratteristiche di bellezza, solidità e
unicità proprie delle opere d'arte, espressione del
genio dell'uomo e destinate a
lasciare un segno nel tempo. |
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Pubblicità della Passat Executive e Businnes
prodotta da
Volkswagen
(2002).
Sottile gioco di parole e di immagini.
'Incline alla perfezione', recita l'headline:
l'auto reclamizzata ha un'intrinseca inclinazione
ad essere perfetta stante l'alto livello tecnologico
e qualitativo del marchio che la produce. È
posizionata in primo piano, lungo una direttrice
obliqua (che le imprime una dinamica proiezione in
avanti, oltre i limiti della pagina) e occupa 2/3
dello spazio. Dal marchio nell'angolo destro
inferiore, e seguendo la diagonale dell'auto, lo
sguardo scivola verso il fondo con la
Torre di Pisa, la cui perfezione nel suo essere
pendente (inclinata) rafforza l'inclinazione alla
perfezione dell'auto.
La body-copy si chiude con una domanda, ovviamente
retorica perché la risposta non può che essere
affermativa:
'La perfezione è veramente
irraggiungibile?' (in proposito,
Coviello 2008, pp. 94-95). |
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Pubblicità della
Nuova Volvo 850 T5 (Agenzia:
Pirella Göttsche Lowe, entro 1995).
L'auto è presentata come un compendio di valori, antitetici ma
egualmente significanti, attraverso il confronto con due capolavori
scultorei, di perfezione assoluta: il
David di Michelangelo, emblema di bellezza, solidità,
potenza ed equilibrio (Tesi) e le Forme
uniche nella continuità dello spazio di Umberto
Boccioni, espressione di leggerezza aerodinamica,
luminosità e vitalità (Antitesi).
La Nuova Volvo, che chiude questa parata di
manufatti esemplari,
è per associazione essa stessa un capolavoro, in cui forza ed eleganza,
stabilità e dinamicità si fondono, e gli opposti si
integrano in un raro equilibrio
(Sintesi).
Non a caso il
body-copy si chiude precisando che l'auto in
questione 'Forse,
non è la perfezione assoluta. Di certo, è
un'ineguagliabile somma di perfezioni'.
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Pubblicità sofisticate, vagamente elitarie, che solleticano le
competenze culturali e linguistiche del target dei possibili
acquirenti.
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fonti: mensile Medioevo, febbraio 1998 / magazine
Il Venerdì di Repubblica, 2002 /
Ajello, 1995 (foto a p. 213) |
(maggio 2009) |
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