In vacanza con i Bronzi di Riace, di Giulia Grassi - Alipes. Arte e cultura nella pubblicità

In vacanza con i Bronzi di Riace

di Giulia Grassi

Spot della regione Calabria per promuovere il turismo locale (in onda dal mese di maggio). Testimonial i Bronzi di Riace, tra gli originali di statuaria classica in bronzo più belli, e attualmente conservati nel Museo Archeologico di Reggio Calabria.
Nello spot i due antichi, muscolosi guerrieri progettano di fuggire dal museo e andarsene in vacanza. La scelta tra mare e montagna (la Calabria offre entrambe le possibilità) è affidata alla sorte: "Pari montagna, dispari mare".

Questi trenta secondi di animazione hanno scatenato un putiferio. Critiche a non finire, a cominciare dagli archeologi per finire con gli industriali, passando per molti abitanti della regione: l'accusa è di essere offensiva, avendo trasformato i due capolavori in bulli volgari, veri e propri tamarri (per tutti, un articolo di G.A. Stella, click). Mario Resca, Direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale presso il Ministero dei Beni Culturali, e promotore di una serie di campagne controverse (vedi Arte in fuga), non si sbilancia: i Bronzi di Riace, dichiara, sono "una carta forte che la Calabria sta giocando in modo non rituale. Se l'intento era quello di attirare l'attenzione, e' stato raggiunto. Sulla qualità tecnica, però, non entro" (Adnkronos).
Del resto gli stessi Bronzi l'estate passata sono stati al centro di una polemica, quando lo stesso Resca ha proposto di portarli "in tournee per il mondo", considerando che "a Reggio Calabria sono solo polvere, mentre potrebbero essere ringiovaniti da una strategia di marketing".
Valorizzazione o spettacolarizzazione? Il tema è oggetto da tempo di un aspro dibattito.

fonti: web	(aprile-giugno 2011)