Da un lato il visual: una celebre scultura ellenistica, la Nike di Samotracia,
avvolta in stoffe dai colori sgargianti, ali comprese. A fianco
il claim, articolato in
headline
(L'arte
non sopporta nulla di meno della perfezione),
una lunga bodycopy (nella quale si illustrano in modo ampio le
caratteristiche del prodotto, chiarendo il senso di visual e
headline), il logotipo (Industrie Emiliana Parati) e, infine, il
payoff (Rivestire è un'arte).
È
opera dell'agenzia publicitaria 'Le Balene colpiscono ancora'.
Il format gioca sull'arte, e sulla ricerca
di perfezione che caratterizza i capolavori, in un rimando
continuo tra i prodotti dell'azienda reclamizzata
e il
testimonial, la Nike di Samotracia, opera molto nota anche se
non particolarmente sfruttata dai creativi (alcuni
esempi). Il format con
testimonial è molto usato in pubblicità: "dalla credibilità e
forza di convinzione del personaggio dipende l'efficacia di
questo format" (De
Liso, 2003, p. 155). In questo caso si tratta di un classico
della civiltà figurativa occidentale, modificato, che quindi, secondo la
classificazione della rubrica
Peithò&Mnemosyne, rientra nella categoria degli
"Pseudo-classici. L'opera classica modificata o integrata con
inserti attuali legati allo specifico contesto del messaggio
pubblicitario, si propone, rispetto all'originale, come una
nuova metaopera" (Mazzucco, 2008*, p. 146 e tav. II).
L'art director (cui è affidata l'immagine) e il copywriter (che
si occupa del testo) hanno lavorato in modo che "le due parti
del messaggio, testo e visual [appaiano] complementari
[contribuendo], ciascuna a suo modo, ma in sinergia, a rendere
il concetto. [poiché in una pubblicità riuscita esse] non hanno vita autonoma ma si sorreggono a
vicenda, ciascuno influisce sul senso dell'altro." (De
Liso, 2003, p. 151).
C'è chi pensa che
il celebre logo della Nike, leader nel settore delle scarpe da
ginnastica, possa essere una stilizzazione dell'ala della dea
Nike, nel duplice senso di "libertà" e "vittoria-invincibilità"
(M.
Agnello, 2003, p. 8).
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Due rivisitazioni della Nike di
Samotracia nell'arte:
E. Delacroix, La
Libertà che guida
il popolo, 1830
U. Boccioni, Forme
uniche nella continuità dello spazio,
bronzo, 1913 |
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La Nike di Samotracia
Originale greco, in marmo pario, attribuito allo
scultore Pythokritos di Rodi e datato al
190 a.C. ca. Raffigura la dea della Vittoria (Nike) che porta
l'annuncio di una vittoria navale: è infatti
rappresentata mentre plana sulla prua di una nave da guerra. La
statua è acefala e priva di entrambe le braccia, ma
la posizione delle spalle e alcuni frammenti delle
mani indicano che il braccio destro era abbassato e
quello sinistro sollevato a impugnare la tromba del
trionfo (in modo simile appare sui tetradrammi aurei
coniati intorno al 300 a.C. dal diadoco Demetrio
Poliorcete). È alta 4,25 metri ma in origine doveva
misurarne 4,90.
È conservata a Parigi, al Museo del Louvre.
Un'iscrizione frammentaria sotto la base
indica che era parte di un monumento ai
Cabiri (cioè i Grandi dei
dell'Oltretomba, venerati nell'isola di
Samotracia), forse dedicato in occasione
della vittoria ottenuta dai rodii sulla
flotta di Antioco III di Siria, appunto
nel 190
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a.C. |
Era collocata, in obliquo, al culmine di
una fontana sacra, divisa in due livelli,
ed era lambita dall'acqua che scendeva
nella vasca inferiore, dove affioravano
rocce in parte ancora in situ.
La Nike è una
forma aperta, proiettata
dinamicamente nello spazio. Il corpo
proteso in avanti, le
ali aperte e
palpitanti, |
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la veste che aderisce al
corpo per la pressione del vento che la
investe frontalmente, la trattazione
coloristica delle pieghe e gli effetti
di contrasto chiaroscurale, la visione
dal basso e di scorcio, trasmettono una
sensazione di intensa vitalità e
immediatezza.
L'autore si richiama, ecletticamente, ai
moduli stilistici dei grandi scultori di
epoca classica - Fidia, Skopas,
Prassitele e
Lisippo - rileggendoli in chiave
fortemente scenografica e teatrale.
La Nike di Samotracia è uno degli esempi
più significativi dell'arte greca di
epoca ellenistica. Sarà ispirazione
anche per opere di epoca moderna (a
fianco). |
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Per saperne di più: i siti del
Louvre e di
Hellenica (in inglese tutti e due). |
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