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Eleganza di maniera
di Giulia Grassi
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Due pagine
pubblicitarie che hanno per testimonial un quadro
dipinto da Girolamo Francesco Maria Mazzola
detto il Parmigianino, la cosiddetta
Schiava turca (1530), una delle sue opere più celebri. Le pubblicità sono del 1998
(a) e del 2002? (b).
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a |
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b
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Si tratta di pubblicità di prodotti
proposti a un
pubblico non di massa.
Favero è un marchio di Bassano
del Grappa (Vicenza), nato nel 1973 e
noto a livello internazionale per i suoi
prodotti di alta gioielleria.
Cotto d'Este, azienda di Sassuolo
(Modena), dal 1993 produce rivestimenti
e
pavimenti in gres
porcellanato
di alta qualità, destinati a un target
di fascia alta e lusso.
La qualità superiore dei prodotti di
entrambe le aziende viene sottolineata
dalle head-line, che li paragonano a
opere d'arte: In Italia l'arte
non è morta e Le vere opere
d'arte sfidano il tempo. La loro
esclusività è rafforzata dal testimonial raffinato,
un quadro molto bello ma dalla notorietà
decisamente inferiore rispetto a dipinti
come la
Gioconda o la
Nascita di Venere, vale a dire la cd Schiava
turca del Parmigianino, uno dei
grandi maestri
della Maniera
cinquecentesca.
Spirito inquieto, genio scontroso e
incompreso, Parmigianino ha creato opere
dallo stile
inconfondibile,
fatto di grazia,
eleganza,
artificiosità
nella
composizione,
nei colori e
nelle pose dei
personaggi, uno
stile
espressione di
una
intellettualistica
ricerca formale
(la visione del
pittore non
poggia sull'idea
che la bellezza
venga dalla
natura, ma
sull'idea che
sia una
creazione
intellettuale, L. Fornari
Schianchi).
L'ammiccamento a un target non
indifferenziato è particolarmente
evidente nella pubblicità di Favero,
dove le linee curve del gioiello sono
sottolineate da quelle del volto
sorridente e leggermente sfocato della
'schiava', che si suppone sia
identificabile senza troppa difficoltà
anche solo da questo dettaglio. Per
Cotto d'Este la 'schiava' tiene
stretta al petto non il ventaglio di
piume ma una delle mattonelle
pubblicizzate, che sono le protagoniste
del quadro alle sue spalle. Non semplici
gioielli e mattonelle, perciò, ma
arte, e di quella sofisticata.
[per pubblicità analoghe in Alipes
vedi
Vini per noi pochi] |
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fonti:
Cose di casa, 'D' di Repubblica
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(settembre-ottobre 2011) |
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