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Tutti frutti
di Giulia Grassi
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Immagine pubblicitaria di una crema
idratante prodotta da RoC (Agenzia: DDB,
Italia 2002).
La pagina mostra una prevalenza del visual
che occupa circa due terzi dello spazio,
quello superiore, con due profili femminili,
uno reale e |
v |
uno
fantastico composto da frutti (tra cui
arancia, albicocca, banana, kiwi) |
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e
verdure (come cetrioli, piselli, foglie
d'insalata). Questo volto vegetale
sottolinea le qualità della crema,
realizzata con componenti naturali ricchi di
vitamine e particolarmente efficace, quindi,
nel mantenere fresco e luminoso il volto
(come
chiarito dall'headline).
Il profilo fitomorfo richiama visivamente le
cosiddette 'teste composte' del
milanese Giuseppe Arcimboldo (1527 ca - 1593), cioè le teste
umane realizzate combinando elementi appartenenti al regno
animale, vegetale o minerale (esempi). I ritratti così ottenuti, spesso
carichi di allusioni simboliche o allegoriche, sono totalmente
fantastici nell'insieme ma straordinariamente realistici nei
dettagli che li compongono.
Il gusto per il meraviglioso e l'insolito di questi piccoli
capolavori (si tratta in genere di tele di dimensioni modeste)
suggestionerà i simbolisti e, ancor di più, i surrealisti, che
riconosceranno in lui un maestro. |
Estate, 1573 |
Primavera,
1573 |
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È del mese di gennaio la pubblicità di
una carta assorbente per fritti (Foxy
Cartapaglia. Agenzia: Lowe Pirella Fronzoni) che fa
ironicamente il verso ad Arcimboldo.
L'headline
- olio su carta - richiama la
pittura (olio su tela) e al contempo
l'olio da frittura che la carta
pubblicizzata si propone di assorbire.
La testa è formata da un assemblaggio di
cibi fritti che con la loro
'fisicità'
richiamano alla mente sì il pittore lombardo
ma anche, e soprattutto, un maestro dada
come Marcel Duchamp, in particolare la sua Scultura morta
(1959).
Il titolo allude al genere pittorico della
natura morta, ma in realtà si tratta di un
assemblage di pomodori, carote, cavolfiori e
carciofi di marzapane incollati su carta (della
pasticceria) in modo da richiamare le teste di
Arcimboldo. La sperimentazione nei materiali e nelle
tecniche è stata una caratteristica dell'artista (in
Alipes, schede didattiche
14 e
18). |
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Le 'teste
composte' di Arcimboldo non hanno mancato di
suggestionare i |
pubblicitari in modo più o meno diretto. Un caso
evidente di pubblicità alla maniera di è stata nel 1989
la campagna promossa dal marchio francese Perrier,
celebre per l'acqua minerale
(in Art dans la Pub, 2000, p.
47 e fig. 49).
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Si può ricordare anche la campagna pubblicitaria
(click)
di affissioni 'Carribean Creation', di Malibu,
un liquore aromatizzato al rhum bianco e alla
noce di cocco (2007): una rilettura molto libera
di Arcimboldo, con volti di fiori e frutti composti
attorno alla bottiglia bianca. |
(in
Alipes vedi anche
Cibo e rivoluzione) |
CURIOSITÀ
Una emula contemporanea di Arcimboldo (e
Duchamp) è
la giovane artista cinese Ju Duoqi
(1973), che 'dipinge' usando frutta e
verdura.
Nel 2008 ha ideato The Vegetable
Museum, costituito da una serie di
riproduzioni di dipinti famosi
realizzate non con i colori ma con
verdure e frutti, precedentemente
trattati per evitare che marciscano (tramite
bollitura, essiccazione o trattamento
con aceto).
Le composizioni ottenute sono state poi
fotografate... e gli alimenti
successivamente consumati
dalla stessa artista.
Tra gli artisti italiani reinterpretati
in chiave vegetale ci sono Leonardo
(Ultima Cena e
Gioconda) e Botticelli
(Nascita di Venere). Ma non mancano
Rembrandt, David, Picasso, Van
Gogh (Autoritratto), Warhol
e molti altri.
(galleria di immagini,
click)
(Altro emulo di Arcimboldo è il francese
Bernard Pras,vd
Sulla cresta dell'onda). |
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fonti: magazine Il Venerdì di Repubblica //
web |
(gennaio-marzo 2010) |
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