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Da
sempre belle
di Giulia Grassi
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Campagna
pubblicitaria del 2003-2004 per la marca di abbigliamento Elena Mirò,
destinata a tutte le donne sopra la taglia 46 e dalle 'rotondità
mediterranee'.
L'headline 'Da sempre belle' accompagna una serie di
quadri-testimonial che propongono figure femminili prosperose e
morbide. Donne d'altri tempi alle quali ben si adatterebbero gli abiti del marchio
pubblicizzato, ideati per fasciare corpi dalle curve generose,
come quelle che caratterizzano anche le modelle inserite nei
quadri (di un'agenzia nata nel 1998 per modelle over
taglia 46, e dal nome significativo: Ciao, magre!). Da
sempre, è il messaggio, la bellezza femminile si esprime nella
rotondità
più che nella magrezza.
Nella maggior parte delle immagini pubblicitarie una modella si
intrufola nella scena dipinta, in aggiunta o in sostituzione di
uno dei personaggi del quadro. Così è per Arearea (Paul
Gauguin, 1892); Le reveil de Venus (Charles Joseph
Natoire, 1741);
Le tre Grazie (Jean-Baptiste Regnault, 1793; La colazione dei canottieri (Auguste Renoir, 1880-82;
La
Place de l'Europe, temps de pluie (Gustave Caillebotte,
1877).
Nel caso del
Ritratto di Cecilia Gallerani (Leonardo, 1488-90), il
quadro-testimonial è collocato sul fondo della pagina,
fiancheggiato da un quadro con una modella che replica la posa
della dama leonardesca.
Lo scopo è quello di rivolgersi con proposte di gusto e qualità
a "donne vere", solitamente mortificate da una moda che
privilegia le anoressiche.
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Caratteristiche analoghe - un
intruso in abiti moderni all'interno
di un'opera pittorica - ha la
campagna pubblicitaria per il
giornale
tedesco Frankfurter
Allgemeine
(agenzia:
Scholz & Friends),
apparsa nel 2004.
L' headline è Take the lead
(Prendi la guida), e questo spiega
la scelta dei quadri, tutti
celebrativi di condottieri:
Napoleone al Gran San Bernardo,
di Jacques Louis David (1800); Colombo
sbarca nel Nuovo Mondo, stampa
del 1893 (click);
Washington passa il Delaware, di
Emanuel Leutze (1851);
La
regina Elisabetta I a Tilbury
arringa l'esercito.
(in Alipes vedi anche la
campagna 2010 per
História)
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Rimanendo in
tema, ancora due pubblicità, nelle quali
l'intruso è un'automobile.
Con la Renault 18i 'The affordable
masterpiece' / Il capolavoro
conveniente (U.S.A., 1982), tra le
ballerine de Il foyer della danza al
teatro dell’Opéra, dipinto da
Edgar Degas nel 1872.
E con la
Citroën
C4
che irrompe sul campo de
La bataille de Fontenoy, le 11 mai
1745, di Pierre Lenfant, 1745 ca
(una delle tele che il pittore ha
dedicato all'intervento di Luigi XV nella
guerra di successione austriaca).
Si tratta di una pubblicità per Total
lubrificanti, realizzata per celebrare
l'ennesima vittoria di Sebastian Loeb
nel Campionato del Mondo Rally (agenzia:
CLM BBDO, Francia
2009):
un'impresa storica, come chiarisce
enfaticamente l'headline
'Sebastien Loeb enters history with
his 6th World Rally Championship title'.
A questa immagine ne sono seguite due di
analoga
impostazione
(cioè la manipolazione di quadri storici),
apparse nei magazine
l'Équipe e Auto
Hebdo.
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MUOVERSI DENTRO I QUADRI
Anche in alcuni spot all'interno delle opere
d'arte appaiono personaggi o oggetti
'estranei', che si muovono con un effetto al tempo
stesso spiazzante e intrigante. Ne
ricordiamo due, di qualche anno fa.
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Spot
pubblicitario per la station wagon (serie 3 touring) del
gruppo BMW (2003).
Sala espositiva di un museo: una grande vetrata e quadri
appesi alle pareti. Un uomo, intento ad osservare i
quadri, vede passare oltre la vetrata la station wagon
che, senza soluzione di continuità, prosegue la sua
corsa 'entrando' nei quadri esposti (click).
Le opere, in successione, sono di Jan Davidzoon de Heem
(Still Life, vedi in Alipes
La natura morta), Raffaello (Lo sposalizio della
Vergine), Eugéne Delacroix (Il massacro di Chios),
Thomas Gainsboroug (Mr and Mrs Andrews) e Silvestro Lega (I
promessi sposi).
Claim:
I confini non esistono |
Agenzia:
D’Adda, Lorenzini, Vigorelli BBDO |
Regia: Federico
Brugia |
Art Director:
Giampietro Vigorelli |
Copywriter: Stefano Campora |
Musiche:
Eric Weissburg |
(lo
spot è analizzato in
R. Finocchi, 2006, pp. 73 sgg e
on-line).
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È
del 2005 lo spot del brand Johnnie Walker (Agenzia BBH London)
nel quale un 'intruso' si muove all'interno di una successione
di opere d'arte, con una serie di animazioni di grande effetto
visivo (che hanno richiesto molti collaboratori,
click).
Tutto comincia nella Battaglia di Taillebourg di Eugéne Délacroix, e prosegue surfando sul monte Fuji (Hokusai),
correndo sull'erba verde in una Domenica pomeriggio all'isola
della Grande Jatte (George Seurat) e cavalcando un surreale
Personaggio che getta una pietra (Juan Mirò); fino alla
conclusione magica che si apre oltre la porta de La Vittoria
di René Magritte.
Efficace il sottofondo, una versione moderna di un canto operaio
degli anni '30 del XX secolo, Which Side Are You On? |
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