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I volti della Pietà

di Giulia Grassi

 
 





 

Immagine pubblicitaria per una delle campagne di sensibilizzazione della LAV - Lega Anti Vivisezione (Agenzia: Cookies Adv, 2006).
È un tipo di pubblicità particolare (sociale o di pubblica utilità), che non ha il fine eminentemente commerciale di vendere, e quindi il suo destinatario non un è un consumatore ma "una persona inserita in una società con tutti i suoi diritti e doveri, cioè un cittadino" (De Liso, 2003, pp. 95-97) (in Alipes vedi Giù le mani dai bambini).
La pagina, dallo sfondo nero, è occupata nella quasi totalità da uno scimpanzé che tiene tra le braccia il corpo senza vita, e martoriato, di un cucciolo avvolto in una sorta di sudario. La posa dei due animali, e la parola 'pietà' al di sotto di essi, alludono in modo esplicito al gruppo marmoreo della Pietà scolpito da Michelangelo nel 1499, e conservato nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Un'allusione che, in alcuni settori, ha provocato un po' di malumore perché considerata ai limiti della blasfemia.
 

 

 
 
Michelangelo è una delle fonti di ispirazione dei pubblicitari di mezzo mondo, in particolare con due opere: il David (in Alipes, vedi Album 3) e la Creazione di Adamo affrescata sulla volta della Cappella Sistina (in Alipes prossimamente). La Pietà vaticana, invece, ricorre con una frequenza decisamente minore.

C'è, in proposito, da segnalare un'intera campagna pubblicitaria all'insegna della libera lettura del testimonial michelangiolesco, quella del 2001-2002 per il marchio di abbigliamento Kookai (Agenzia BBDO, Francia).
Tre immagini di modelle che tengono tra le braccia il corpo abbandonato di altrettanti giovani uomini, in ambientazioni contemporanee, da cui i titoli 'pizza', 'disco' e 'bed' (citata in D'Agostino 2008, pag. 93 e foto).
 

La statua di Michelangelo ha suggestionato, sia pure in modo diverso, alcune copertine di fumetti della Marvel, dovute alla mano di Jim Starlin.
Quella di un Batman del 1998, con l'uomo-pipistrello che stringe tra le braccia l'amato Robin (A death in the family): si tratta di un legame visivo evidente soprattutto nella posa inerte di Robin.
E quella, ben più aderente al modello, del racconto The life & death of Captain Marvel, del 2002, con il corpo dell'eroe abbandonato sulle ginocchia della Morte, un vero e proprio calco grafico della scultura michelangiolesca (di cui esiste anche la versione tridimensionale).

 
David LaChapelle, Heaven to hell (2006): terzo volume della trilogia iniziata nel 1996 con LaChapelle Land e proseguita nel 1999 con Hotel LaChapelle.

Nella foto la Pietà è interpretata da Courtney Love che sostiene il corpo esanime di un giovane morto per droga.




 

Performance (2001) di Sam Taylor-Wood: la giovane artista, seduta su una scalinata, tiene tra le braccia l'attore Robert Downey Jr,
nudo fino alla cintola.
Il modello esplicito è la Pietà (R. Dorment in Telegraph online).

 
Nel film di Stephen Spielberg A.I. - Artificial Intelligence, del 2001, il piccolo protagonista David e il suo provvisorio compagno di viaggio Gigolò Joe arrivano nella decadente, e colorata, Rouge City.
All'inizio del loro percorso nella città si fermano davanti a una chiesa, custodita da Nostra Signora dal cuore Immacolato (Our Lady of the Immaculate Heart). Un'immagine femminile, alata e avvolta da un alone azzurro, che è stata chiaramente ispirata dalla Vergine della Pietà michelangiolesca.
 

fonti: web / cinema

(luglio-settembre 2010)

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